Dopo il fallimento del Referendum Costituzionale del 2016 si è reso necessario, per altro senza apprezzabili risultati fino ad adesso, di ridefinire il ruolo e le competenze delle Province, delle Unioni
dei Comuni, delle Aree Vaste con decisive competenze e poteri relativi a servizi essenziali per i cittadini come il Sistema idrico integrato (dimensione regionale), il Sistema integrato dei rifiuti e la Salute (dimensione di area vasta). Tutto questo avrebbe dovuto imporre un deciso salto di qualità, una maggiore decisione e più coraggio da parte delle nostre Amministrazioni Comunali per quanto riguarda l’integrazione di servizi e delle funzioni a livello di ambito ottimale e zona distretto della Versilia.
Oggi, dopo la pandemia e con alle porte la necessità di investire bene le risorse che arriveranno dal Recovery Fund e auspicabilmente dal MES, tutti i protagonisti della vita pubblica, a partire dai Sindaci, amministratori locali, forze politiche, imprese, categorie, associazioni, sensibilità civiche della Versilia, devono dare vita ad una vera e propria costituente istituzionale per il nostro territorio.
Non c’è più tempo: o la fa la Versilia, pensandola bene e misurandola sulle proprie ambizioni e potenzialità, oppure la riorganizzazione istituzionale e l’unificazione di servizi e funzioni arriverà per obblighi normativi ed economici in maniera forzata, calata dall’alto, dannosa.
Credo che sia indiscutibile che, ad oggi, pur essendo state avviate cose buone, siamo in ritardo per quanto riguarda l’integrazione dei servizi sociosanitari e socio assistenziali, per i servizi e le funzioni comunali e per ciò che concerne la consapevolezza culturale e civica dell’esistenza di una terra che si chiama Versilia.
Questo dato di fatto deve essere sempre presente nelle nostre riflessioni.
Obiettivi
Valutare l’opzione della fusione tra Comuni a bassa consistenza demografica.
Procedere all’integrazione dei servizi comunali tra i sette Comuni della Versilia.
Recuperare alle amministrazioni locali e ai cittadini la sovranità delle scelte pianificatrici e programmatiche.
Mettere a sistema servizi e risorse economiche pubbliche.
Tutelare e valorizzare le conoscenze esistenti nei Comuni e negli altri enti territoriali e, al tempo stesso, ottimizzare la azioni amministrative e operative per ridurre lo spreco di energie, le duplicazioni di procedure e la lentezza nelle risposte.
Monitorare e verificare l’attuazione della L.R. 22/2015 sul riordino delle funzioni esercitate dalle Province, dalla Città metropolitana di Firenze e dai Comuni in forma associata.
Monitorare e verificare l’attuazione della L.R. 68/2011 e modifiche 2015 sulle Unioni dei Comuni.
Proporre una revisione della normativa per migliorare le condizioni operative e organizzative delle Unioni dei Comuni.