Novembre 21, 2024

SCHEDA 7 – Un piano di sviluppo socioeconomico della Versilia

V. CULTURA DEL LAVORO E SVILUPPO DELLA VERSILIA

Verso un nuovo modello di crescita che partendo da una prospettiva di ecologia globale del

territorio sia in grado di prevedere processi economici equilibrati nel coniugare potenzialità

produttive e risorse umane

L’Unione dei Comuni della Versilia si era dotata, nel 2013, grazie alla collaborazione con il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Pisa, di uno strumento di pianificazione e programmazione denominato “Versilia 2020” che rappresentava molto di più di una base di partenza per la gestione del settennato (2014 – 2020) dei Fondi Europei.

I documenti approvati dall’Unione dei Comuni della Versilia costituivano la solida ossatura per la realizzazione di un vero e proprio Piano di sviluppo socio-economico della Versilia e un modello di programmazione e di azione capace di far emergere una visione unitaria del nostro territorio abbastanza forte da sostenere politiche di marketing territoriale.

Agire nell’ottica di “Versilia 2020” significava, come bene afferma il documento dell’Unione dei Comuni della Versilia concentrarsi sulle sfide strutturali di lungo termine, in particolare nell’intento di affrontare i grandi problemi che ci sovrastano: il cambiamento climatico, i problemi energetici, la salute, la tutela dei consumatori, l’invecchiamento demografico, le questioni legate alle nuove abilità ed alle conoscenze.

Da quei documenti e dalla visione che essi prospettavano è trascorso quasi un decennio e poco o niente appare mutato.

Vista la situazione economica, e tutto quello che comporta e comporterà la pandemia e le problematiche sanitarie, di salute e sociali che dovranno essere affrontate è chiaro che anche la strategia di sviluppo della Versilia dovrà vertere su riforme strutturali in grado di promuovere l’integrazione tra fonti di finanziamento e l’innovazione quale veicolo di sviluppo economico e sociale. E’ fondamentale sostenere lo sviluppo di un modello di programmazione “innovativo”, una strategia per fare emergere quelle priorità d’intervento in grado di attivare un reale effetto moltiplicatore, promuovere le collaborazioni tra pubblico e privato, sostenere le sinergie tra impresa e università e accompagnare la modernizzazione delle amministrazioni comunali.

La modernizzazione della governance territoriale e, nello specifico, della Lucchesia e della Versilia dei prossimi anni dovrà sperimentare un modello di amministrazione attraverso il quale i processi decisionali consolidati andranno a integrarsi con le opinioni dei cittadini amministrati. L’uscita dalla crisi e la creazione di nuove strategie e di nuovi modelli di benessere dovranno essere affrontate in modo integrato e globale, ascoltando e coinvolgendo tutti i protagonisti del territorio, puntando a uno sviluppo territoriale coerente e ad un uso efficiente delle risorse.

Per la Versilia gli amministratori locali dovranno agire per la realizzazione di interventi di livello sovracomunale concepiti nell’ottica della “Città della Versilia” che già oggi è, nella realtà, un unico sistema urbano collocato nell’ambito amministrativo e strategico di area vasta.

Relativamente a quest’ultimo anche un recente studio dell’Istituto Sant’Anna, analizzando le potenzialità per la nascita di un nuovo sistema di progresso economico in Toscana, ha suddiviso la nostra regione nelle tre aree vaste e ha proposto per la Toscana nord occidentale un piano strategico ambizioso e affascinante che prospetta un nuovo modo di gestione dei servizi per la Salute dei cittadini mediante nuove tecnologie (incluse robotica e telemedicina) e un innovativo programma sulla vita indipendente della popolazione anziana. Lo stesso studio propone, inoltre, la realizzazione di una potente Infrastruttura Digitale e di supporti per il 3D e delle applicazioni per l’economia circolare. Il piano in questione individua strategie anche per il rilancio della cantieristica e della nautica Toscana, per la creazione di un sistema di eccellenza indirizzato al monitoraggio locale e remoto per la prevenzione dai disastri ambientali incipienti (terremoti, smottamenti, alluvioni, incendi, ecc.). Lo stesso progetto si sofferma sull’attuazione di un grande piano di riqualificazione edilizia senza consumo di territorio, sul riordino della logistica portuale e aeroportuale, sull’utilizzo delle nuove tecnologie per un miglioramento sostanziale dell’agricoltura e della piscicoltura e, infine, illustra strategie di sviluppo e sperimentazione di iniziative sulla Marine Strategy e sulla Blue Growth (“crescita blu”): il Piano d’azione che è stato lanciato nel 2014 dalla Commissione Europea con l’ambizioso obiettivo di sviluppare energia dai mari.

Obiettivi

Coinvolgere gli operatori economici e tutti i portatori d’interesse del territorio in un progetto di sviluppo e benessere il più largamente condiviso.

Riprendere con decisione il percorso indicato dal Patto dei Sindaci che vede coinvolte a livello europeo le autorità locali e regionali impegnate ad aumentare l’efficienza energetica e l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili nei loro territori. Attraverso il loro impegno i firmatari del Patto intendono raggiungere e superare l’obiettivo europeo di riduzione del 20% delle emissioni di CO2 entro il 2020.

Attivare tutte le energie culturali, sociali ed economiche del territorio e dare spazio alla voglia di fare e fare bene.

Agire per creare un tavolo comune tra imprese del porto di Viareggio (nautica, pesca e refitting), imprese del turismo balneare e dell’accoglienza, operatori del settore agro-alimentare, imprese della trasformazione e della manifattura e del lapideo e Istituzioni per scrivere un piano e un patto per la valorizzazione internazionale della nostra terra e per decidere la scala delle priorità delle infrastrutture e dei servizi necessari a rilanciare il Brand Versilia su scala mondiale.

Favorire la produzione di politiche di marketing territoriale integrate tra pubblico e privato.

Contribuire alla redazione di un progetto d’area sul modello de “La Via dei Marmi e di Michelangelo”.

Realizzare il raddoppio della linea ferroviaria Viareggio-Lucca.

Migliorare i collegamenti con l’aeroporto di Pisa e collaborazione per la realizzazione di una promozione di ambito nello scalo aeroportuale.

Favorire lo sviluppo di nuove imprese nel settore della digital economy.

Favorire la nascita o la riconversione di vecchie aree artigianali in APEA “Aree produttive ecologicamente attrezzate”.

Contribuire al miglioramento delle infrastrutture territoriali partendo dagli esempi positivi del SAV (rete dei Sentieri dell’Alta Versilia) e del Bike Plan della Versilia.

Dare sostegno e collaborazione agli OTD (Osservatori Turistici di Destinazione) della Versilia.

Contribuire al miglioramento della Proposta di Legge della Regione Toscana sul turismo. Attivare canali di informazione e formazione per enti pubblici e imprese private sulla programmazione dei seguenti fondi europei 2014–2020.