Perugia – Assisi 24-30 Aprile 2023
SEED PONE AL CENTRO DELL’ATTENZIONE IL TEMA DELLA SOSTENIBILITÀ UMANA CONCENTRANDO IL CONFRONTO PUBBLICO ANCHE SULLA DIMENSIONE SPIRITUALE E LE ARCHITETTURE DEL SACRO
IL MANIFESTO
Nel corso della nostra evoluzione abbiamo risposto alle sopravvenute necessità – di alimentazione, residenza, mobilità, interazione sociale – con conquiste tecnologiche che ci hanno permesso di modificare il contesto esterno, custodendo invece un’idea immutabile di noi stessi. Comodamente alloggiati entro i confini sempre più grandi della nostra comfort zone, abbiamo rifuggito ogni urgenza nell’affrontare cambiamenti nel nostro modo di pensare, sentire, agire.
Ma oggi appare evidente che sarà proprio la rapida modifica di mentalità e comportamenti, molto più che l’imposizione di limiti normativi, il solo strumento efficace a fronteggiare la crisi ambientale e i suoi effetti. Che non investono tanto il futuro del nostro pianeta, quanto quello della sopravvivenza della nostra specie sul pianeta.
Il verde delle foreste e biomasse vegetali si fonde sempre più con le sfumature di blu che uniscono le acque degli oceani, quella dei ghiacciai e l’aria atmosferica. Ma il legame sempre più stretto dei colori verde e blu ci ricorda anche un altro fatto ineludibile: ambiente e salute sono così interconnessi da essere diventati oggi sinonimi.
Per fronteggiare tale rischio, è richiesto un deciso cambio di rotta. Occorre ridefinire le nostre aspettative, la nostra idea di vita urbanizzata, le nostre consolidate abitudini di produzione e circolazione delle merci, il nostro modo di costruire, riscaldare, raffrescare e di alimentarci.
Occorre riposizionare nell’immenso organigramma degli esseri viventi il ruolo dei vegetali e degli animali, o meglio, degli altri animali. E ricordare che non si tratta solo di riconnettere – attraverso la geniale torsione di un nastro di Möbius – le facce apparentemente contrapposte di Uomo e Natura, seguendo l’invito formulato già mezzo secolo fa da un artista visionario come Joseph Beuys. Occorre riconoscere e gridare a gran voce, con la disinibita spontaneità del fanciullo, che in realtà il re è nudo e lo è sempre stato: esiste semplicemente la Natura, con l’Uomo dentro.
Riconciliarsi con gli angeli per ristabilire una relazione con la terra significa riconoscere la sacralità del creato. Nella sua continua ricerca di un Dio, l’uomo ha costruito luoghi in cui il sacro nella sua accezione policonfessionale potesse dimorare. Il sacro non è dunque solo un’azione di proiezione, di riconoscimento ma anche di costruzione.
Ri-leggere, Ri-scrivere, Ri-abitare gli spazi sacri, sono tutte operazioni che nel tempo presente possono “ammonire”, stimolare la contemplazione e ri-avvicinare gli uomini tra loro e all’Eterno.
IL PROGRAMMA
Cinque aree tematiche d’indagine con l’intento di gettare un seme da cui far germogliare una visione del mondo tesa a far convergere le forze politiche, intellettuali e sociali intorno al comune obiettivo della pace e della tutela dell’ambiente.
Territorio – Urbanistica – Planet Life – Design – Architettura
Seed è il festival internazionale che promuove una cultura della sostenibilità umana argomentata e consapevole. Dal 24 al 30 aprile si potrà partecipare ad una settimana ricca di incontri, dialoghi, mostre, installazioni, concerti e spettacoli ed unirsi a una grande community aperta e inclusiva che chiama a raccolta progettisti, designer, scienziati e umanisti, ma anche studenti, cittadini e tutti coloro che hanno a cuore il proprio futuro.
La partecipazione è libera e gratuita,
previa registrazione e fino ad esaurimento posti.