Dalle immagini icone della moda a scrittori e cantanti
(ANSA) – MILANO, 02 AGO – Centosei scatti che raccontano oltre 60 anni di carriera di uno dei maestri delle fotografia del Novecento: dalle icone della moda ai ritratti delle celebrità, in bianco e nero, come i Beatles, Bob Dylan o lo scrittore Truman Capote.
Milano celebra Richard Avedon, scomparso nel 2004, con una mostra a Palazzo Reale che si potrà visitare dal 22 settembre al 29 gennaio 2023.
Richard Avedon: Relationships, il titolo scelto per l’esposizione promossa dal Comune di Milano e Skira Editore, ripercorre la carriera dell’artista con le immagini provenienti dalla collezione del Center for Creative Photography di Tucson e dalla Richard Avedon Foundation. Avedon ha rivoluzionato il modo di fotografare le modelle, trasformandole da soggetti statici ad attrici protagoniste del set, mostrando il loro lato umano. Una sezione della mostra infatti è dedicata alla collaborazione con Gianni Versace, iniziata con la campagna per la collezione primavera/estate 1980, che decretava l’esordio dello stilista.
Molte sono le top model con cui Avedon ha lavorato intensamente, da Dovima a China Machado, da Suzy Parker a Jean Shrimpton, da Penelope Tree a Twiggy, a Veruschka. Dalla straordinaria affinità che aveva con Dovima, ad esempio, sono scaturite immagini spettacolari, come l’iconica Dovima con gli elefanti, Abito da sera Dior, Cirque d’Hiver, Parigi 1955. Il fotografo americano nella sua carriera ha ritratto i personaggi più famosi, in bianco e nero, su sfondo bianco e da vicino, per enfatizzare la qualità della posa. Ne è un esempio la fotografia del 1981, scelta come immagine guida della mostra, che ritrae Nastassja Kinski, distesa sul pavimento e abbracciata da un serpente. Alcuni personaggi sono stati ritratti più volte a distanza di anni: il caso più eclatante è quello di Truman Capote ritratto per la prima volta nel 1949 e poi più volte fino all’ultimo ritratto del 1974, con lo scrittore cinquantenne. Il percorso espositivo propone una selezione di ritratti di celebrità dello spettacolo ma anche di attivisti per i diritti civili, politici e scrittori, tra cui quelli dei Beatles, di Bob Dylan, di Michelangelo Antonioni, Allen Ginsberg, Sofia Loren, Marylin Monroe, del Dalai Lama e due di Andy Wahrol. (ANSA).