SABATO 9 NOVEMBRE 2024 ORE 17:30
Palazzo Chigi Zondadari, Sala Alessandro Magno – San Quirico d’Orcia (SI)
di Rosi Fontana
Con un importante programma aperto al pubblico chiude la 53.ma edizione di Forme nel Verde a San Quirico d’Orcia, anche quest’anno sotto la direzione del Prof. Carlo Pizzichini. Protagonista dell’attuale edizione è stata l’artista umbra Stefania Vichi che con le sue straordinarie opere e installazioni, i Lex Italica e le sue performance, ha portato a San Quirico la prima, straordinaria testimonianza al femminile della più longeva kermesse d’arte ambientale italiana.
Dalle 17:30 di sabato 9 novembre con inizio nella Sala Alessandro Magno si terrà il Finissage della mostra. Un saluto importante alla città e alla mostra che Stefania Vichi ha voluto ricco di attività culturali.
Alla presenza di Marco Bartoli, Sindaco di San Quirico D’Orcia, Carlo Pizzichini, Curatore di Forme nel Verde, Dario Denso Andriolo, Visual Artist, si terrà la cerimonia di donazione di un’opera che Stefania Vichi regalerà al Comune di San Quirico D’Orcia, una LEX ITALICA appositamente realizzata per San Quirico e che riprende la forma di un cipresso, simbolo paesaggistico della Val D’Orcia.
L’opera è il ringraziamento di Stefania Vichi al Comune per aver scelto il suo lavoro per l’edizione 2024 di Forme nel Verde. La scultura entrerà a far parte della collezione permanente di San Quirico d’Orcia che già possiede, grazie all’iniziativa creata da Mario Guidotti, un significativo nucleo di opere di maestri contemporanei.
Alla cerimonia seguirà una performance d’arte contemporanea nell’atrio di Palazzo Chigi Zondadari che vede come protagonisti il Visual Artist Dario Denso Andriolo e Stefania Vichi.
Tra le attività cui il pubblico potrà prendere parte c’è anche la visita guidata alla mostra con la stessa Stefania Vichi che racconterà come nascono le sue opere e quale è stato il progetto da lei creato per Forme nel Verde.
Per chiudere il programma del finissage della mostra Stefania Vichi propone, inoltre, alcune installazioni Live-Performance all’esterno del Palazzo, dove sono installate le sue opere. Il Comune di San Quirico durante la serata porgerà i suoi riconoscimenti ufficiali al corpo di Ballo Giubilei e Afshin Varjavandi che per due edizioni è intervenuto con le sue performance a San Quirico in accompagnamento a Stefania Vichi che, quale artista dalla poliedrica espressività, diplomata anche in danza classica, ha inserito nel programma della mostra una suggestiva performance di danza a Bagno Vignoni.
Stefania Vichi per Forme nel Verde ha preparato un percorso composto da sculture e installazioni dal titolo “Comfort Zone”. La mostra, visitabile ancora fino al 9 novembre e insieme all’artista, è incentrata sulla tematica concettuale che Stefania Vichi utilizza per indagare il rapporto tra l’uomo e le sue abitudini e, in particolare, con quei mutamenti psicologici che l’artista definisce “comfort zone” e che, molto spesso, sono in netto contrasto con i veri desideri, i bisogni o le ambizioni del soggetto stesso.
Le opere di Stefania Vichi sono la concretizzazione materica del suo pensiero e del suo procedere. Vichi conosce la materia, sa manipolarla, e progetta spazi da respirare, oppure da transitare, è un’artista che costruisce intervalli e illusioni, che attua una pratica scultorea singolare, per molti versi femminile, ma mai eterea, certamente sofisticata e baroccheggiante, ma che sa stupire, catturare e trascinare lo sguardo e il pensiero dentro e fuori dalla materia.
La caratteristica che rende unica l’opera di Stefania è la sua capacità di creare sempre una relazione tra la sua figura e le sue opere, documentando le stesse attraverso immagini che la ritraggono come parte integrante del suo lavoro. Abbigliata e interprete della sua poetica, Vichi racconta come l’opera appartenga all’artista e l’artista alla sua opera. La sua abilità nel mescolare la sua arte con abiti sfarzosi, accessori improbabili come guanti di plastica, salvagenti e secchielli, vistosa bigiotteria, mette in luce una Stefania Vichi capace di unire l’arte all’estetica e al glamour contemporaneo.
I suoi lavori citano l’estetica barocca. In particolare, le forme scultoree dei Lex Italica, veri virtuosismi barocchi, sono caratterizzate dal movimento di un panneggio che percorre l’opera e ne crea la sua singolare plasticità. Il primo approccio alle opere di grandi dimensioni avviene nel 2015, su richiesta di uno studio di architettura di Milano. Grazie a questa produzione, sono seguite commissioni, esposizioni e mostre nazionali e internazionali. Stefania Vichi ha esposto a Montecarlo, a Hong Kong e, in Italia, le sue opere sono state scelte dal critico Achille Bonito Oliva.