di Elena Torre
L’atmosfera del brano, un ipnotico ritmo trip hop con sonorità post industrial, rimanda allo stile distopico di Trent Reznor unito alla sperimentazione di Tori Amos nel periodo di “To Venus and Back”.
Il sound tagliente di Marco Barcaroli e la vocalità al contempo eterea e intensa di Michela Lombardi danno vita a una contaminazione grazie alla quale germoglia “This World”, settimo singolo in due anni del giovane produttore e musicista viareggino: un brano nel quale l’affermata cantante jazz, sua conterranea, torna a immergersi nella vocalità che tanto l’ha segnata a metà anni Novanta.
Il singolo è autoprodotto, registrato agli House Of Glass Studios di Viareggio (voce), al Simply Studio di Pietrasanta (batteria) e all’home studio di Marco Barcaroli, mixato a Livorno al 360 Music Factory da Andrea Pachetti (produttore tra gli altri di Emma Nolde) e masterizzato in Svezia da Gustav Brunn.
“This World” vede – oltre a Marco Barcaroli (produttore, autore, piano e sintetizzatori) e Michela Lombardi (co-autrice, voce) – la partecipazione di Marco Martinelli alla batteria e Francesco Foti al basso.
Il testo è un’amara e sentita riflessione in cui Barcaroli tocca diversi argomenti: il progressivo deteriorarsi dei rapporti umani aggravato da un malessere generalizzato acuito dalla pandemia, la polarizzazione delle opinioni fomentata dai social media, la spettacolarizzazione della depressione, la preoccupazione per il mancato rispetto dei diritti delle donne (ambito in cui speravamo di non dover assistere a certe regressioni) e il dilagare di uno sterile e subdolo narcisismo a discapito di romanticismo e vulnerabilità.
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