Giovedì 9 maggio Torre del Lago ospiterà la partenza della TAPPA PUCCINIANA DEL GIRO D’ITALIA Per l’occasione, la FONDAZIONE SIMONETTA PUCCINI per GIACOMO PUCCINI presenta la mostra SONO BICICLISTA! VELOCIPEDI E BICICLETTE AL TEMPO DI PUCCINI Auditorium Simonetta Puccini di Torre del Lago
Giovedì 9 maggio Torre del Lago ospiterà la partenza della sesta tappa del Giro d’Italia, una delle competizioni ciclistiche più famose al mondo. La tappa, nell’anno in cui si celebra il centenario della sua morte, sarà dedicata a Giacomo Puccini e prenderà le mosse proprio dalla Villa sulle rive del lago, che per oltre vent’anni è stata residenza amatissima del Maestro. Per l’occasione il Museo di Villa Puccini sarà aperto al pubblico per l’intera giornata con un biglietto di ingresso ridotto a 5 euro e al mattino – alle 10, alle 11 e alle 12 – sono previste tre visite guidate incluse nel biglietto che saranno accompagnate da un intervento musicale del Maestro Elia Faccini, che suonerà il pianoforte Förster di Giacomo Puccini.
Nel vicino Auditorium Simonetta Puccini, inoltre, sino a domenica 12 maggio, la Fondazione Simonetta Puccini per Giacomo Puccini, in collaborazione con il museo Velocipedi e Biciclette Antiche – Collezione Privata A. & C. Azzini e con il patrocinio della Città di Viareggio e del Sistema Museale Territoriale della Provincia di Lucca, proporrà la piccola mostra “Sono Biciclista! Velocipedi e biciclette al tempo di Puccini”, che dal 4 al 12 maggio, nell’Auditorium adiacente la Villa Museo, presenterà una selezione di veicoli a due ruote di fine Ottocento, insieme a documenti originali dell’epoca e a trascrizioni di lettere pucciniane che attestano la grande passione che il compositore aveva per questo mezzo di trasporto.
Nell’epistolario pucciniano, a cura dell’Edizione Nazionale delle Opere di Giacomo Puccini, ci sono svariate lettere degli anni Novanta dell’Ottocento in cui il Maestro parla di biciclette. Ne cambia diversi modelli, ne acquista altrettanti per amici e parenti e, con grande divertimento, cerca di essere sempre aggiornato sulle novità, facendosi spedire i primi cataloghi illustrati e inseguendo per mezza Europa le ultime creazioni. “Caro Caselli” scrive all’amico lucchese nel luglio del 1893 “E’ arrivato il velocipede. Faccio Faville! Vieni e rimarrai di gomma. Ti rincorro. Tuo aff GPuccini. Campione d’Europa”.
E’ proprio facendo ricerche sui modelli di velocipede citati in quelle lettere, che la Fondazione Simonetta Puccini è entrata in contatto con il museo Velocipedi e Biciclette Antiche di Soresina, in provincia di Cremona, che da dieci anni espone al pubblico la collezione privata che Alfredo e Carlo Azzini, padre e figlio, accrescono ormai dal 2008. Un vero luogo di meraviglie, che oggi conta quasi 250 esemplari.
Per la mostra di Torre del Lago, arrivano dal museo di Soresina quattro velocipedi ottocenteschi. Due sono firmati dalla Humber, una delle prime e più avanzate case produttrici di bicilette, nominata più volte anche da Puccini nel suo epistolario. La Humber era molto presente nel settore delle gare e in quegli anni raggiunse i suoi migliori risultati agonistici. In mostra si potranno vedere un modello “Giraffe” del 1893, il cui telaio fu brevettato dall’irlandese Mc Cormack, che si chiamava così per la sua impressionante altezza, ed un triciclo modello Beeston, costruito nel 1901. Questo mezzo fu molto in uso almeno sino alla prima guerra mondiale in quanto, vista la condizione delle strade, molto più sicuro di una due ruote. Con un modello del tutto uguale a quello esposto, nel 1893, il corridore F.T. Bidlake si aggiudicò la 24 ore della Cuca Cup, percorrendo appunto in 24 ore bel 410 miglia e 1110 yards (oltre 665 km), detenendo poi il record per bel 60 anni. Della famosa azienda inglese Windsor, che si distingueva per la sua particolare qualità costruttiva, è il Modello Gentleman del 1894 che arriva a Torre del Lago. Infine, esposto per la prima volta al pubblico dopo un restauro integrale, arriva in mostra un modello Acatena della Metropole, la prima casa di produzione che mise in commercio velocipedi con trasmissione a doppia coppa conica, impropriamente dette “a cardano”, ovvero senza catena. La ragione di questa stupefacente applicazione meccanica era da ricercare nel tentativo di eliminare la catena, all’epoca soggetta a facilissime rotture per la scarsa qualità dei materiali acciaiosi del tempo e di difficilissima sostituzione, in quando ogni biciletta aveva un suo diverso tipo di catena. Le biciclette a cardano erano in assoluto le più care dei cataloghi delle poche case che si cimentarono nella loro realizzazione.
Al fianco di questi cimeli, saranno in mostra alcuni documenti dell’Archivio Simonetta Puccini, tra i quali citiamo una fotografia dell’Unione Ciclistica Valdinievole che, in un gruppo di ciclisti, vede anche Puccini con il suo mezzo a due ruote ed una fattura di acquisto di un “bicicletto” a nome Puccini, per un acquisto del 1902 al grande emporio ciclistico Nazari & Gora di Milano, noto col nome “Al ciclista elegante”. Alle pareti ci saranno invece le trascrizioni di una selezione di lettere pucciniane in cui si legge appieno la sua passione per le biciclette.
La piccola mostra, che vuole attirare l’attenzione su un aspetto decisamente poco conosciuto di Puccini, celebrando al contempo la tappa del Giro d’Italia a lui dedicata, sarà aperta al pubblico dal 4 al 12 maggio, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. L’ingresso è libero.
Informazioni
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