La proroga dell’installazione e la tavola rotonda di sabato 15 ottobre.
di Rosi Fontana
Resterà a San Lorenzo fino al 30 novembre Mr. Arbitrium, visto il considerevole successo l’Opera Medicea Laurenziana proroga la presenza dell’installazione di Emanuele Giannelli a fianco della Basilica e invita a partecipare alla tavola rotonda dal tema “Spingere o sostenere” che si terrà nella Sala Borsi con ingresso libero alle 17:30 di sabato 15 ottobre.
Accolto con la giusta dose di tipica goliardia fiorentina dagli abitanti del quartiere di San Lorenzo, utilizzato per campagne sui media come riconoscibile icona per battaglie sociali, messo in vetrina dagli hotel fiorentini per attrarre il pubblico, ammirato, instagrammato, condiviso, fotografato, imitato nella sua posa da tutti i visitatori – neppure Vittorio Sgarbi ha resistito dal mettersi in posa come Mr. Arbitrium – non si può negare: il colosso di Emanuele Giannelli è decisamente POP. La sua presenza a fianco della Basilica di San Lorenzo attrae continuamente un consistente flusso di visitatori che ne ammirano la bellezza, la spettacolarità ma che si soffermano, non da meno, sulla magnifica posa del gigante di Giannelli che, al contempo, sembra sostenere o spingere la chiesa, il messaggio che Mr. Arbitrium porta in sé: l’arbitrio, quella capacità di scelta dell’uomo di autodeterminarsi nell’operare e nel giudicare attraverso la propria e sola volontà.
Ed è proprio il tema “Spingere o Sostenere” (sorreggere o spingere la religione, le tradizioni e il passato) che ha portato il Presidente dell’Opera Medicea Laurenziana, Paolo Padoin, e il Priore della Basilica, Mons. Marco Domenico Viola, a volere ed organizzare un appuntamento culturale di rilievo dove dibattere liberamente su una tematica così importante. E sabato 15 ottobre, nella Sala Borsi a San Lorenzo alle 17:30, si aprirà la tavola rotonda cui partecipano Cristina Acidini, presidente dell’Accademia delle Arti del Disegno; Timothy Verdon, direttore Museo dell’Opera del Duomo di Firenze; Serena Tabacchi, direttrice del Museum of Contemporary Digital Art e Franco Losi, fondatore di Cinello Digital Art Working. Con la moderazione di Rosi Fontana.
Lo scultore si chiede se in un momento storico come l’attuale, segnato da grandi cambiamenti e da ritmi serrati e alienanti non vi sia la necessità di rispondere, arbitrariamente, al dilemma che si impone circa la necessità, l’opportunità e la volontà di scegliere tra spazzare via la Chiesa con i suoi edifici simbolici, storici, culturali e sociali dove si sono radicate le nostre tradizioni, oppure sostenere e difendere la Chiesa, la storia millenaria dei popoli cristiani e i simboli e la cultura dell’Occidente.
Secondo Giannelli nei prossimi decenni, ma a cominciare già da oggi, occorre scegliere il percorso da intraprendere per il futuro. Un futuro già molto vicino: dove la scienza ogni giorno e da molto tempo parla di robotica, neurotecnologie, cellule staminali, clonazione, società digitali controllate. Un progresso tecnologico sulla via del postumanesimo per il quale ognuno sarà chiamato a decidere quale dei due diversi sentieri di vita, tra spingere o sostenere, desidera intraprendere. Nel dubbio su quale direzione, filosofica e culturale, percorrere, ognuno metterà in campo il proprio “io”, agendo secondo le proprie capacità e la propria coscienza.
È qui che nasce l’idea che il soggetto protagonista non sia più la scultura, ma noi stessi, l’umanità tutta. Tanti “io” portati a prendere decisioni complesse, difficili, controverse, simili o distanti, e dove i fraintendimenti, i malintesi e gli errori di valutazione saranno l’ombra di ogni decisione. “Il futuro e l’uomo passeranno da qui, almeno nella mia visione”, dice Giannelli.