Scultura, moda e design. Forme e futuro della creatività
(ANSA) – LUCCA, 05 AGO – Scarpe da donna formate da fili bianchi sottilissimi ed evanescenti, abiti sfarzosi abbelliti da decorazioni sgargianti e ricami raffinati, grandi parrucche a evocare il Settecento delle corti, borse che sembrano di corda, sculture, un gorilla di dimensioni reali, design digitale, strutture architettoniche.
Un mondo ‘ingannevole’ prende forma a Cartasia, la Biennale che a Lucca mette in mostra la creatività senza limiti che può nascere da un pezzo di carta.
Opere d’arte che sembrano di pietra, quei tessuti preziosi e mobili che non sfigurerebbero in abitazioni di lusso sono solo gli esempi più appariscenti della vetrina di novità dell’undicesima edizione del festival internazionale che fino al 25 settembre pone al centro dell’attenzione la città toscana come capitale mondiale della carta.
Il titolo ‘La pagina bianca’ racchiude un fitto calendario di esposizioni, performance, laboratori, incontri tra Palazzo Ducale, Villa Bottini e la Cannoniera della casa del boia, oltre all’esposizione all’aperto in strade e piazze di installazioni e sculture da artisti italiani e stranieri ospitati in residenza a Lucca.
Emiliano Galigani, il direttore artistico a cui si deve l’invenzione dell’appuntamento, la definisce “una Biennale d’avanguardia”, occasione per un bilancio sullo stato dell’arte e sulle prospettive di un settore di nicchia ancora sottostimato, pronto però a mostrare le sue potenzialità e a conquistare il grande pubblico. I curatori hanno scelto i lavori di 150 artisti italiani su 500 candidati. “La carta – osserva Galigani – permane con i suoi molteplici significati a incantare, esaudire, certificare, ispirare quella stessa umanità che la crea per mille usi. Questa undicesima edizione parla di una possibile rinascita, una nuova visione, una rigenerazione.
Nel vuoto di una pagina bianca si possono immaginare miliardi di creazioni”. (ANSA).