(Fonte Rinnovabili.it) Da ormai 10 anni il 21 marzo è l’International Day of Forests, un evento mondiale per ricordare l’importanza di questi ecosistemi e stimolare nuove azioni di tutela e protezione.
Quanto conosci i polmoni del Pianeta? Sai, ad esempio, che le foreste ospitano attualmente circa l’80% della biodiversità terrestre a livello mondiale? O che forniscono gran parte dell’acqua potabile impiegata da oltre 1/3 delle grandi metropoli, come New York e Mumbai? E che circa 1,6 miliardi di persone dipendono direttamente da questi ecosistemi sul fronte alimentare, economico, sanitario ed energetico? Ma soprattutto, sai che ogni anno perdiamo un’area boschiva grande quanto l’Islanda per colpa di una gestione predatoria e irresponsabile? A ricordarcene l’importanza è oggi la Giornata internazionale delle foreste 2022, evento annuale che celebra il nostro patrimonio verde promuovendo nuova consapevolezza e azioni di tutela.
La Giornata ha una storia antica anche se la sua proclamazione ufficiale risale solo al 2012. Il concetto era stato coniato dall’ONU addirittura nel 1971, ma il primo Forest Day vero e proprio si tenne solo nel 2007, in concomitanza con la COP 13 sui cambiamenti climatici e il raggiungimento del primo accordo internazionale “completo” sulle foreste. A quel tempo partecipano circa 800 scienziati, membri di delegazioni nazionali e rappresentanti di organizzazioni intergovernative e non governative. Da allora seguirono altri 6 Forest Day, regolarmente legati alle COP sul clima. Fino al 2012, anno in cui l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha finalmente proclamato il 21 marzo la Giornata internazionale delle foreste. L’appuntamento è progressivamente cresciuto di importanza e ogni anno la giornata diviene un contenitore di incontri, seminari, progetti e campagne di piantumazione finalizzati ad accrescere la sensibilità e la consapevolezza.
“Foreste, produzione e consumo sostenibili”
La Giornata internazionale delle foreste 2022 ci ricorda ancora un volta il ruolo chiave gli gli alberi svolgono nella nostra vita. Assorbono circa un terzo delle emissioni antropiche di CO2, producono ossigeno e regolano il regime delle piogge. Forniscono il 50% della frutta che mangiamo e il 40% dell’energia rinnovabile globale, raffreddando le aree urbane. Non solo. Il settore forestale impiega oltre 33 milioni di persone e i suoi prodotti sono utilizzati da miliardi di consumatori. Sono paradisi della diversità biologica, e dalla loro salute dipendono direttamente non solo gli animali ma moltissime comunità.
Nonostante ciò la situazione non è delle migliori. Cambiamenti climatici e deforestazione ne stanno minando l’equilibrio, al punto che da mandare in fumo ogni anno circa 10 milioni di ettari di foresta. E, a volte, in maniera letterale.
Un primo grande passo è stato compiuto il 2 novembre 2021, quando i leader mondiali dalla COP di Glasgow hanno concordato l’impegno ad arrestare e invertire la deforestazione e il degrado del suolo entro il 2030. E a tutelare, conservare e ripristinare le foreste superstiti. Ma la promessa ha bisogno di una scossa.
“È tempo di vedere un’azione tangibile e credibile sul campo”, spiega Antonio Guterres, Segretario generale dell’Onu nel suo messaggio per l’International Day of Forests 2022. “Ciò significa porre fine ai modelli di consumo e produzione insostenibili che mettono a repentaglio le nostre foreste. E significa fornire supporto per una gestione sostenibile delle foreste ai Paesi e ai popoli che ne hanno bisogno”.
Un messaggio condiviso dal WWF che oggi chiede all’Unione Europea di assumersi le sue responsabilità. “Non possiamo più permettere che i nostri consumi generino impatti così forti sugli ecosistemi ed è necessario prendere consapevolezza delle implicazioni che ogni nostra azione ha sul Pianeta. Nel solo 2017, l’Ue ha causato il 16% della deforestazione associata al commercio internazionale di materie prime – afferma Isabella Pratesi, direttore Conservazione del WWF Italia. “Stiamo letteralmente “mangiando” le foreste del Pianeta, amplificando così gli impatti del cambiamento climatico che invece potremmo mitigare proteggendo gli ecosistemi naturali e ripristinando quelli degradati”.
International Day of Forests 2022 nei fatti
Appuntamento clou di questa Giornata internazionale delle Foreste 2022 sarà la tavola rotonda ad alto livello, organizzata dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) e l’Unione internazionale delle organizzazioni di ricerca forestale (IUFRO). L’incontro, trasmesso in streaming dalle 12, indagherà come come le innovazioni basate sulle foreste, l’efficienza delle risorse, i prodotti forestali e i servizi ecosistemici possano contribuire a uno stile di vita sostenibile, in termini di produzione consumo.
In Italia Altreconomia, in collaborazione con FSC Italia, pubblicherà “Il richiamo delle foreste”, una guida turistica e culturale, orientata alla sostenibilità, ricca di riflessioni, informazioni e indicazioni pratiche. Gli autori hanno mappato 38 foreste e oltre 100 luoghi, itinerari, cammini e sentieri, dalla Valle d’Aosta alla Sicilia.
La Giornata internazionale delle foreste 2022 è anche l’occasione per lanciare Sofidel4Talent”, un corso di formazione applicata in conservazione e gestione forestale. Un progetto, ad accesso gratuito, per contribuire a formare futuri professionisti delle nostre foreste, che si svolgerà dal 27 al 29 maggio 2022 tra il Museo della Biodiversità WWF di Monticiano e la Riserva Naturale Alto Merse.
Parla di alberi e clima invece il rapporto “Deforestazione e cambiamento climatico: l’impatto dei consumi sui sistemi naturali”. Il documento è stato pubblicato oggi da WWF per accompagnare il count down verso Earth Hour, la mobilitazione globale per la natura e il clima in programma per il prossimo 26 marzo.