“BARTALI: PRIMA TAPPA” da un’idea di Paola Bigatto e Lisa Capaccioli, con Francesco Dendi, testo e regia Lisa Capaccioli, tecnica, luci e video Alessandro Di Fraia e Chiara Nardi. Produzione Factory TAC
Lo spettacolo Bartali: prima tappa, che ha debuttato all’interno di Radicondoli Festival 2017, tornerà in scena Domenica 20 Marzo alle 21,30 al CRO di Pietrasanta prenotazioni al 329849601.
Lo spettacolo Bartali: prima tappa, è un monologo.
In scena un ragazzo, appassionato di ciclismo, che si fa chiamare “I’ Bartali” perché è il suo ciclista preferito. Il nostro protagonista, innamorato delle corse e della sua bicicletta, si inventa un “Giro d’Italia” tutto suo: fa parte della rete di assistenza clandestina e ogni giorno si deve occupare di portare abiti, cibo e documenti falsi ad ebrei nascosti nella campagna toscana. Il suo sogno di essere proprio come “Ginettaccio” si realizza. Il finto Bartali, come quello vero, fanno del bene senza che si sappia e sfruttano il talento di saper correre in bicicletta per svolgere la loro ardita missione.
Lisa Capaccioli regista e autrice dello spettacolo dice: “E’ uno spettacolo che vuole, attraverso la figura di uno dei ciclisti italiani più significativi del nostro secolo, approfondire tematiche storiche connesse agli anni dell’occupazione nazista.
Da quando Gino Bartali, oltre ad essere insignito di titoli sportivi, è stato nominato “Giusto tra le Nazioni” per la sua opera di aiuto strettamente connessa all’attività della DELASEM (delegazione per l’assistenza degli emigranti) la nostra attenzione si è focalizzata su due elementi: da una parte Bartali, grande corridore e dall’altra la DELASEM, una rete, prima autorizzata dal regime fascista e poi negata.
Bartali faceva parte della rete, perché connesso al Cardinale di Firenze Elia dalla Costa (anche lui membro attivo della Delasem sul territorio Toscano) e si occupava di trasportare carte d’identità false sotto la sella della sua bicicletta da Firenze ad Assisi, passando per Perugia. Essendo un ciclista e dovendosi allenare anche se l’attività sportiva ufficiale era ferma, Bartali aveva la possibilità di viaggiare attraverso le strade senza essere fermato ai posti di blocco, o se fermato, la sua fama gli permetteva di non essere soggetto a troppe domande.
È proprio questo percorso lo spunto che ha suggerito la struttura dello spettacolo, composto di “tappe” vittoriose ma silenti. Tappe dense di racconti, descritte attraverso gli occhi curiosi e attenti di un personaggio che si muove in un percorso geografico lungo le strade dell’Italia in guerra sulla via della solidarietà.”
Lo spettacolo è prodotta da Factory TAC una giovane realtà pratese impegnata nel campo della produzione delle arti sceniche. Punto di incontro e di scambio, fucina di idee e catalizzatore di proposte creative.