Si è conclusa ieri COP26, la conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, mentre continuano le rivendicazioni dei popoli nativi.
Salomé, leader del popolo Kichwa, da anni rischia la vita e continua a lottare per difendere la foresta amazzonica e il diritto delle donne della sua comunità a vivere in un ambiente sano e libero dal pericolo della violenza sessuale.
Ha denunciato pubblicamente, i possibili impatti ambientali delle operazioni petrolifere nel bacino del fiume Villano, nella provincia di Pastaza in Ecuador e per questo viene costantemente minacciata.
Da anni è presa di mira e attaccata per il proprio lavoro in difesa della più grande foresta pluviale del mondo e per la sua lotta in difesa dei diritti umani.
Agisci ora per chiedere protezione e giustizia per le donne dell’Amazzonia che difendono la natura e i nostri diritti umani.
Firma l’appello su https://www.amnesty.it/appelli/salome-rischia-ogni-giorno-la-vita/