L’Autrice in questo racconto mette a nudo la sua storia personale con coraggio, audacia e determinazione, affidandosi a una struttura narrativa anomala, in bilico tra conversazione e flusso di coscienza.
Giulia è una donna coraggiosa, determinata e profondamente riflessiva. Quando decide di lasciare il marito per dare una svolta alla sua vita sa benissimo a cosa andrà incontro.
La sua sfida è tenere in equilibrio i diversi e complicati ruoli che una donna, quando si separa, deve gestire: il ruolo di madre, di figlia i cui genitori non approvano le sue scelte, di donna ancora giovane che vorrebbe realizzarsi professionalmente e sentimentalmente.
La vita, secondo Giulia, è un alchemico incastro di cerchi, ognuno setta una parte del nostro percorso e racchiude le persone più o meno importanti che incontriamo, i fatti che ci plasmano, il piacere, la gioia e il dolore che epifanicamente impattano sul nostro destino. I cerchi, per definizione, sono destinati a chiudersi. Solo i cerchi della vita, a volte, si sfumano nel tratto e nell’attesa di risolversi diversamente attingendo a nuove esperienze.
In qualche momento della sua vita, Giulia si ferma e si guarda indietro e un po’ le viene da sorridere. Osserva se stessa attraverso i vari cerchi, quello che l’ha vista giovane e sognatrice durante una mai dimenticata estate del 1987, quello che l’ha vista sposa recalcitrante, quello che… Giulia, leonessa dolce, svitata e romantica, è tutte le donne che hanno abbracciato i cerchi, sia quelli che si sono chiusi sia quelli che, forse, ancora non lo sono.